Progressive Web Apps (PWA): cosa sono e perché sono così rivoluzionarie

Sempre più insistentemente si sente parla di Progressive Web Apps (PWA), termine coniato da Google per indicare una via di mezzo tra un sito web e una APP e che fonde in sé le migliori qualità di entrambe.

Le PWA sono un ibrido pensato appositamente per offrire agli utenti un’esperienza da mobile davvero eccezionale e mai raggiunta prima, sotto vari aspetti, in primis la performance (velocità) e la facilità di navigazione (user experience).

La PWA sono sviluppate con linguaggi di programmazione client side (html, javascript, json) e sono cross-platform, capaci quindi di “girare” senza problemi sia su sistemi operativi Android che iOs, rendendole dunque di fatto installabili su tutti gli smartphone in uso.

Progressive Web Apps (PWA): cosa sono e perché sono così rivoluzionarie

Abbiamo appena detto che le PWA sono una via di mezzo tra un sito web e una applicazione, ma andiamo a vedere più nel dettaglio che cosa questo significhi.

Affinché un sito web possa diventare anche una PWA ci sono dei requisiti tecnici minimi che deve rispettare:

  • Protocollo HTTPS attivo;
  • Sito web responsive;
  • Presenza del Service Worker e funzionamento offline;
  • Presenza del file manifest;
  • Prestazioni e velocità del sito su reti lente al primo avvio (3g);
  • Sito Cross Browser (Chrome, Safari, Mozilla, Opera, Edge);
  • URL puliti e raggiungibili.

Soddisfatti tali requisiti è possibile procedere alla trasformazione del nostro sito in una Progressive Web Apps (PWA).

La prima cosa da fare è creare un file manifest.json, da inserire nella root principale del sito, in cui andremo ad indicare diverse impostazioni di base; il file sarà poi richiamato tramite il codice <link rel=”manifest” href=”/manifest.json”> da inserire tra i tag <head> e </head>.

A questo punto dovremo andare a creare il vero cuore della PWA, ovvero il Service Worker, che si attiva in remoto tra il nostro sito web e la rete, rendendolo fruibile e navigabile anche quando saremo offline.

Altre funzionalità che il Service Worker garantisce sono: le notifiche push (come una vera e propria app), la gestione della cache e la sincronizzazione in background.

Per WordPress esistono appositi plugin che facilitano notevolmente la transizione del sito web alla PWA (sempre che il sito rispetti le precedenti caratteristiche sopra citate).

Non proseguiremo oltre nella descrizione puramente tecnica di come si realizza una PWA, ma concluderemo con alcune considerazioni di carattere più generale.

Perché realizzare una PWA

Ad oggi, in media, il traffico che un sito web riceve da dispositivi mobili si attesta attorno all’80%; le pagine amp per alcuni progetti sono molto utili, e più leggere e performanti rispetto alla stessa pagina in versione classica ma nascondono ancora diverse insidie; con le PWA si va molto oltre, e si mira ad offrire un’esperienza utente veloce e soddisfacente sotto ogni punto di vista, cosa questa che dovrebbe ovviamente incrementare le conversioni finali.

Siamo ancora agli albori di questa nuovissima tecnologia e al momento non sono moltissime le PWA disponibili, ma questo sarà sicuramente un trend in fortissima ascesa per i prossimi anni e a cui non potremo fare a meno di guardare.

Riassumiamo infine tutte le caratteristiche PRO di una Progressive Web Apps:

  • Funzionano su ogni browser;
  • Hanno molte delle funzionalità tipiche delle app native;
  • Sono responsive;
  • Sono sicure su protocollo https;
  • Sono sempre aggiornate con gli ultimi contenuti;
  • Sono indicizzate dai motori di ricerca;
  • Sono linkabili tramite url;
  • Sono navigabili anche offline.

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