Recentemente è stato comunicato il Google core update 2023: l’aggiornamento dell’algoritmo del motore di ricerca più utilizzato al mondo. Una novità attesa e per la quale i tempi di attuazione sono previsti non oltre l’inizio di settembre.
Si tratta del secondo aggiornamento di base predisposto per l’anno in corso. Il precedente era stato introdotto a marzo 2023, con inizio in data 15 marzo e completamento il 28 marzo.
Da allora sono passati quasi sei mesi: un lasso di tempo piuttosto breve, ma che non stupisce, vista la dinamicità che da sempre contraddistingue il Gigante di Mountain View.
La domanda che sorge spontanea è: cosa cambia per aziende e addetti ai lavori impegnati a farsi trovare attivamente dagli utenti e a posizionarsi in alto nelle SERP?
Ne parliamo in questo approfondimento, svelandovi già che, in realtà, per chi produce contenuti all’insegna della qualità, buona parte del lavoro risulta valida sempre.
Il noto detto del digital marketing “Content is King”, enunciato per la prima volta da Bill Gates, continua a non passare di moda.
Google core update 2023: perché è importante
La comunicazione delle novità per quanto riguarda Google core update 2023 è stata data dalla stessa multinazionale del web tramite l’account Twitter.
Il contenuto del messaggio riporta semplicemente che è stato “rilasciato l’aggiornamento principale di agosto 2023. Il completamento dell’implementazione potrebbe richiedere fino a 2 settimane”. Fin qui, tutto molto simile a quanto avvenuto a marzo.
Per il nuovo update la fase di roll-out è iniziata di recente: ecco perché i tempi di completamento dell’operazione slittano a settembre. Perché si tratta di un evento così importante?
La ragione principale sta nel fatto che i Google core update, incluso quello di agosto 2023, sono le misure più innovative che il motore di ricerca predispone nell’ottica di assicurare la migliore qualità possibile dei risultati agli utenti.
I core si differenziano dagli altri update perché interessano il cuore del processo. La loro influenza contempla la totalità delle ricerche effettuate in tutto il mondo e in tutte le lingue.
Per dirla in parole semplici, Google informa dell’aggiornamento dell’algoritmo perché le nuove disposizioni tendono e possono influenzare il ranking (ma non è detto).
In questa fase si rivela perciò quanto mai importante monitorare l’attività di analisi, verificando se sussistono variazioni particolari e non spiegabili altrimenti.
Un modo anche per capire se si è finora lavorato bene nel medio-lungo termine oppure occorre conseguire aggiustamenti significativi.
Come comportarsi in seguito al Google core update 2023?
Cosa fare se si verificano delle fluttuazioni legate al Google core update di agosto 2023? A dare dei consigli è lo stesso Big G che propone un elenco di azioni da mettere in campo a seconda delle singola situazione. Vediamole insieme:
- Non esiste un vademecum per ripristinare la situazione precedente. Un impatto negativo non indica implicitamente che c’è qualcosa che è stato fatto bene in quanto predisposto fino a ora.
- È possibile registrare un miglioramento ma soltanto dopo un nuovo core update.
- Se poi non si verificassero delle fluttuazioni è consigliabile comunque monitorare la situazione.
Non c’è, quindi, una “medicina pronta per l’uso” in presenza di variazioni del ranking. La cosa più valida sembra essere al momento quella suggerita da Google in occasione del lancio dell’algoritmo Panda: concentrarsi sul cercare di realizzare al meglio i contenuti.
L’intento del motore di ricerca è da sempre premiare la qualità del materiale introdotto sul web e non cambia con gli aggiornamenti.
Possiamo quindi affermare che puntare su testi fatti a regola d’arte sembra essere a oggi l’unico modo per affrontare i cambiamenti che interessano la comunicazione digitale.
Qualcosa capace di dare risultati concreti nel breve come nel lungo periodo, a prova di Google core update.
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