GA4: cos’è, come funziona l’analytics di Google | Guida introduttiva

Cos'è GA4, il nuovo Google Analytics, in questa guida introduttiva imparerete le basi per raccogliere i dati e analizzare i risultati del sito web.

Google Analytics 4, noto anche come GA4 o GA4 Analytics, rappresenta l’ultima versione dell’Analytics di Google: uno strumento che Big G mette a disposizione per analizzare la performance e comprendere se si ha effettivamente un e-commerce ben posizionato.

La data analysis è diventata cruciale da diversi anni per la valutazione della performance nei progetti digitali. 

GA4 è pensato proprio per questo: per permettere gestire al meglio un portale digitale attraverso il reperimento di informazioni specifiche sui comportamenti degli utenti. 

Lo fa predisponendo un monitoraggio dettagliato e preciso delle metriche e delle statistiche inerenti l’andamento: è utilizzabile, oltre che per gli shop online, su qualsiasi tipologia di sito.

In questo articolo vi proponiamo una guida introduttiva all’uso di Google Analytics 4, analizzando cos’è, cosa permette di fare e come utilizzarlo al meglio.

Che cosa è Google Analytics 4

Cos’è esattamente GA4 Analytics? Si tratta di un tool predisposto da Google per le operazioni di web analytics. 

Serve a tracciare, monitorare e misurare il traffico generato dagli utenti all’interno di un dato sito, in maniera completamente gratuita.

A utilizzare Google Analytics sono oggi quasi 29 milioni di siti web: non stupisce, pertanto, che copra quasi l’86% del mercato inerente i tool di web analytics.

Il nome iniziale di GA4 era in realtà un altro: Google “App + Web”. È stato rapidamente cambiato perché, seppur esaustivo e rispondente alle ultime innovazioni conseguite, risulta poco semplice da memorizzare.

Dal 1° luglio 2023 il software ha sostituito Google Universal Analytics, noto anche come GA3. Rappresenta il programma più interessante per quella che è la Digital Analytics, complice il fatto che è interconnesso con Google Tag Manager.

La novità più interessante di Google Analytics GA4 risiede in un aspetto particolare: ha infatti modificato in maniera netta e radicale l’approccio alla raccolta dei dati. 

Come? Ponendo come fulcro dell’analisi l’utente e il percorso da lui realizzato all’interno di più dispositivi: smartphone, tablet, pc, apparecchi dell’IoT e soluzioni legate all’intelligenza artificiale.

Una visione interessante e che comporta l’adozione di una metodologia di marketing multichannel, in relazione proprio a come ragiona chi naviga online, che magari inizia su un dato device per poi continuare su un altro.

Cosa fare con Google Analytics 4: opportunità e rischi

GA4 Analytics permette di tracciare in maniera fluida i movimenti della persona, conseguendo un’interpretazione e una comprensione ottimale: rispetto a GA3, riesce a offrire risultati ben più esaustivi in termini di performance. Ma cosa consente di fare, a livello pratico? Scopriamolo insieme:

  • Raccolta di dati del sito e dell’app per comprendere qual è il percorso portato avanti dall’utente.
  • I dati utilizzati si basano non più sulla sessione ma sugli eventi.
  • GA4 è in grado di includere controlli relativi alla privacy per la misurazione senza cookies. Arriva persino a definire modelli legati alle conversioni e di stampo comportamentale.
  • Integrando azioni su piattaforme multimediali, GA4 consente di incentivare nuove visite rinforzando la percezione del brand. Ad esempio, è possibile creare annunci social che promuovono il sito o l’app, oppure inserire video promozionali sul proprio canale YouTube.

GA4 si rivela di conseguenza uno strumento molto utile per ottenere dati decisamente più autentici e completi. Viene un dubbio però: presenta dei rischi? La questione centrale sotto questo punto di vista è, come si può intuire, quella della privacy.

Pur non trattandosi di un tool illegale, Google Analytics GA4 ha in dotazione funzioni che vanno ad analizzare più approfonditamente i movimenti delle persone che navigano sui canali digitali.

La CNIL, il garante della privacy francese, ha tuttavia reputato il fatto di avvalersi di un server proxy proprietario del server proxy nativo di Google Analytics 4, localizzato quindi in Europa, un’opzione valida e rispettosa delle regole dell’UE per la privacy.

Questo perché le informazioni degli utenti giungono ai server di Google prima sui server ubicati nel territorio del Vecchio Continente e solo dopo in quelli che si trovano negli USA. Un fattore che ha come conseguenza una maggiore protezione della privacy rispetto a GA3, soprattutto se il sito analizzato è localizzato entro i confini di appartenenza.

Come accedere a GA4, ecco cosa serve avere

Per accedere a GA4 è necessario creare e impostare un account. Per farlo occorre andare sulla URL messa a disposizione da Google, al cosiddetto GA4 Login. L’accesso, così come l’utilizzo, è totalmente gratuito. 

La procedura è intuitiva e implica l’inserimento di alcuni dati, a cominciare dal nome dell’account e dal nome della proprietà. Bisogna verificare che il fuso orario sia quello giusto.

Si accede poi alle opzioni avanzate: qui si può spuntare la voce “Crea una proprietà Universal Analytics”; serve per attivare tutte le funzioni di Google Analytics GA4. Si potranno inoltre inserire alcune caratteristiche aggiuntive dell’azienda (opzionale). 

Andranno infine accettati i termini e le condizioni di Google, anche per quanto concerne il rispetto della privacy rispetto alle norme vigenti nella propria area di riferimento.

Prima dell’utilizzo del tool è necessario installare il tag di GA4. La procedura è diversa a seconda del CMS o della piattaforma di cui ci si avvale.

Come passare da GA3 a GA4: primi step per accedere ai tuoi dati

Il 1° luglio 2023 ha rappresentato l’ultima data per poter migrare da GA3 a GA4. Se diverse aziende si sono preparate per tempo a un simile passaggio, sono ancora tante quelle che non hanno deciso di avvalersi delle potenzialità di Google Analytics 4. 

Un vero peccato, viste le potenzialità che il nuovo tool presenta per sviluppare una strategia di marketing a 360°.

Fondamentale dotarsi di un database esaustivo con le informazioni più rilevanti: qualcosa che, in realtà, sarebbe opportuno aver già disposto e che consente di disporre di una mole di informazioni efficace per lo sviluppo delle strategie incentrate sulla performance.

E se il report ottenuto con GA4 presenta un calo di rendimento rispetto a quanto riportato da quelli conseguiti in precedenza con GA3? Nulla di cui preoccuparsi: semplicemente si hanno dati che vanno più in profondità, secondo una logica di miglioramento di valori. 

La qualità porta spesso con sé numeri più bassi, indirizzando al meglio verso la direzione da intraprendere nel lungo periodo.

Se avete bisogno di una consulenza professionale per il passaggio da GA3 a GA4 contattateci senza impegno, troveremo insieme la soluzione più idonea alle vostre esigenze. 

 

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