Negli ultimi anni gli e-commerce hanno avuto un vero e proprio boom, alimentato dal fatto che il web si è ormai consolidato come un luogo dove è possibile avere successo ed espandere il proprio business.
Le comodità e i vantaggi che sono emersi in seguito, a proposito di questa modalità di compravendita, sono stati ciò che ha radicato tale abitudine in tantissime persone. Quando si ha un bisogno, di qualsiasi tipo, il più delle volte si va su internet per acquistare o anche solo per iniziare a informarsi a proposito del servizio e prodotto necessario.
È evidente quindi che per le aziende essere operativi e ottimizzati sul web sia di vitale importanza. Difficilmente un brand riuscirà a emergere e avere successo, se non ha alle spalle delle ottime strategie SEO per ecommerce e una presenza sul web ben radicata.
Non si tratta solo di una semplice cura del sito web affinché sia presente sui motori di ricerca, ma è una vera e propria sfida che ha bisogno di tantissime competenze tecniche, approcci diversificati e una pianificazione mirata.
Investire in questo senso è alla base del successo aziendale, eseguendo ad esempio un audit SEO periodicamente e mettendo in atto azioni sia on-page che off-page per il miglioramento della visibilità.
In questa guida, quindi, forniremo una panoramica completa di come fare SEO per ecommerce nel 2024, così da riuscire a ottimizzare al meglio il proprio negozio online e superare la concorrenza.
Come fare SEO per un e-Commerce
Al giorno d’oggi la visibilità sul web è fondamentale, soprattutto per un ecommerce. Per questo motivo fare SEO nel 2024 deve essere un lavoro ben strutturato, portato avanti con professionalità e unendo insieme diversi approcci e tecniche.
Non bisogna limitarsi alla scelta delle parole chiave, ma ciò che è necessario attuare sono una serie di pratiche che spaziano dalla creazione di contenuti di qualità fino all’ottimizzazione tecnica e l’analisi dei dati.
Dal punto di vista di un ecommerce, ad esempio, è bene prima di tutto assicurarsi che ogni scheda prodotto sia dettagliata e accattivante. Le descrizioni devono essere originali, informative e capaci di rispondere alle domande degli utenti; tutto senza dimenticare la tecnica, quindi usando keywords mirate in modo naturale.
Immagini e video sono altresì rilevanti per un ecommerce, perché attirano l’attenzione e offrono diverse informazioni in merito ai nostri prodotti e servizi. A livello tecnico, anche questi devono essere bene ottimizzati, usando corretti tag alt, nomi dei file appropriati e, soprattutto, prestando attenzione che siano veloci nel caricamento.
La strategia di azione per il miglioramento del sito web deve essere ben delineata. Il consiglio iniziale è quello di partire, ad esempio, dalle pagine con meno traffico e dar loro priorità, così da ottimizzare prima i punti di debolezza.
È bene poi individuare qual è il prodotto di punta, quello che vende maggiormente o quello che si allinea di più al nostro stile, i nostri valori e la nostra identità: il suddetto sarà ciò che dovrà essere maggiormente curato, perché un piccolo miglioramento in questa area può tradursi in un aumento significativo delle vendite.
L’ottimizzazione delle singole pagine è solo il primo passo. È necessario sviluppare un flusso di lavoro strutturato che copra tutti gli aspetti della SEO dell’ ecommerce, dalla selezione delle parole chiave all’inserimento dei metadati, passando per la corretta denominazione delle immagini.
Le performance tecniche sono altrettanto importanti. È bene prestare quindi attenzione all’ottimizzazione della struttura del sito, i contenuti e i collegamenti interni, fare attenzione alla velocità di caricamento e alla compatibilità con dispositivi mobili.
Un buon modo per cominciare a mettere a punto una strategia efficace che possa rendere il brand forte può essere quello di analizzare i competitor, così da essere consapevoli di come si muovono, del loro livello, e avere una chiara idea di cosa dobbiamo raggiungere e superare.
Keyword e intent search per un e-Commerce
Le strategie SEO ecommerce da mettere in atto sono numerose, ma una di queste risulta la più fondamentale: la keyword research. Questo elemento, più che in altri tipi di siti, è ciò che determina il successo del brand sul web.
Facciamo un semplice esempio. L’obiettivo di un ecommerce è ovviamente quello della conversione, ovvero di riuscire a trasformare un semplice visualizzatore della pagina in cliente. Un utente che ha un certo bisogno scrive direttamente sulla barra dei motori di ricerca ciò che gli serve, come ad esempio “Penna stilografica per bambini”.
Questa è una keyword fondamentale che l’eventuale ecommerce che vende penne stilografiche per bambini deve assolutamente aver ben inserito all’interno del proprio sito web, altrimenti sarà altamente improbabile che il nostro prodotto compaia nei risultati e che possa avere una possibilità di vendita.
Ma come trovare le parole chiave fondamentali da implementare nel nostro ecommerce? Non è qualcosa che deve essere fatto “a naso”, ma esistono strumenti e tecniche da mettere in atto per avere delle risposte chiare e precise.
Come prima cosa, si può partire nell’analisi facendo una lista di keyword che pensiamo possano essere rilevanti per i nostri prodotti. Successivamente, si andrà a usare strumenti professionali come SEOZoom, Semrush o Ahrefs per analizzare i volumi di ricerca e le keyword correlate che possiamo aggiungere alla lista.
È possibile usare la stessa barra di ricerca di Google per darsi un primo aiuto, nel trovare le keyword fondamentali, aiutandosi ad esempio con le query o i suggerimenti del motore di ricerca, i quali rappresentano le frasi o le parole maggiormente ricercate dagli utenti in merito all’argomento.
Ciò che bisogna però prestare attenzione in questa fase è l’intento di ricerca, o search intent, ovvero il motivo reale per cui un utente digita una determinata keyword su Google. In altre parole, la parola chiave “penna stilografica” viene usata dagli utenti per cercare ecommerce o ad esempio per avere solo informazioni in merito al loro funzionamento?
Quando scegliamo le parole chiave da inserire all’interno del nostro negozio online, bisogna curarsi di scegliere solo quelle che hanno intento di ricerca commerciale, ovvero che vengono digitate perché l’utente sta cercando un sito da cui acquistare. In questo modo i nostri contenuti saranno ottimizzati per rispondere esattamente a quella necessità e avranno maggiore possibilità di conversione.
Alberatura dell’ e-commerce, quale scegliere
Chi dovrà navigare sul nostro sito e trovare facilmente ciò che gli serve, per arrivare così ad una conversione, è l’utente. Per tale motivo, quando si dà vita a un ecommerce, è importante prestare particolare attenzione alla navigabilità e a quella che viene in gergo chiamata “user experience” (esperienza dell’utente).
Di quest’ultimo aspetto parleremo meglio più avanti, per il momento concentriamoci sulla struttura (o alberatura) del nostro sito, ovvero come le diverse pagine sono collegate tra loro e in che modo è possibile raggiungere ciascuna di questa.
Adottare un sistema che sia semplice, intuitivo e rapido non è solo un modo per facilitare l’acquisto di un prodotto da un utente, ma sarà utile anche ai motori di ricerca, che potranno scansionare e indicizzare più agevolmente il nostro ecommerce.
Avere un’alberatura ben organizzata significa significa ridurre le distanze tra la homepage e tutte le altre pagine, da quelle di categoria a quella del prodotto. Tutte le sezioni principali devono essere facilmente accessibili e nessun contenuto (soprattutto se rilevante) deve essere nascosto.
Un principio fondamentale da seguire, in questo contesto, è quella dei cosiddetti 3 clic: partendo dalla homepage si deve riuscire ad arrivare a tutte le sezioni del sito in non più di tre clic, per l’appunto.
Infine, per migliorare l’aspetto SEO del sito, e quindi facilitare una scansione da parte dei motori di ricerca, è utile utilizzare strumenti come le breadcrumb di navigazione e una sitemap.xml che sia sempre aggiornata.
In questo esempio, IBS permette agli utenti di verificare il percorso attraverso cui sono atterrati nel libro in questione. Se il libro non è di loro interesse, possono tornare indietro cliccando sui link forniti dalla Breadcrumb, e cercare altri saggi simili per argomento.
On page seo per l’e-commerce
La SEO può operare su diversi livelli e attraverso specifici strumenti. In questa sezione ci concentreremo su uno degli aspetti più importanti e quello che deve essere il primo stadio di lavorazione, quando un professionista interviene per una consulenza seo ecommerce: la SEO on-page.
Con questo termine si fa riferimento a tutta una serie di azioni mirate che serviranno in particolare all’ottimizzazione dell’ecommerce. I passaggi sono diversi e tra questi, uno dei primi, deve essere l’ottimizzazione dei meta tag, a partire dal meta title, il quale deve contenere la parola chiave principale per cui si cerca il posizionamento e non superare i 55-60 caratteri.
La meta description è la parte di copy che andrà a descrivere il prodotto e che verrà anche questa posta sotto scansione da parte dei motori di ricerca. Questa deve essere di circa 155-160 caratteri, contenere la keyword di posizionamento ed essere quanto più esplicativa e interessante, utile ad attirare l’attenzione dell’utente.
Nella scheda prodotto è bene evitare descrizioni generiche o semplici copie delle specifiche tecniche fornite dal produttore, ma è bene creare contenuti dettagliati che spieghino le caratteristiche uniche del prodotto, i materiali usati, come è realizzato, come utilizzarlo e con quali altri articoli si abbina meglio.
Attenzione anche agli URL, che devono essere brevi, chiari e contenere la parola chiave. Gli URL troppo lunghi e complessi rischiano di confondere gli utenti, non dimostrano attenzione e professionalità e, soprattutto, non sono ben scansionati dai motori di ricerca.
Infine, non bisogna sottovalutare l’importanza dei link interni, ovvero i collegamenti ipertestuali che mettono in relazione diverse pagine del nostro ecommerce. Collegarle in modo strategico non solo migliora la navigazione per gli utenti, ma aiuta i motori di ricerca a scansionare e comprendere meglio la struttura dell’ecommerce.
Aspetti tecnici SEO dell’e-commerce
La SEO per ecommerce ha un duplice obiettivo:
- facilitare l’esperienza dell’utente e spingerlo all’acquisto del prodotto o servizio offerto;
- rendere il sito ottimizzato per i motori di ricerca e, quindi, far sì che le pagine del nostro e-commerce compaiano tra i primi risultati nella SERP quando viene effettuata una ricerca tramite keywords per noi importanti.
Quindi è fondamentale curare il sito affinché sia facilmente accessibile e di gradimento per l’utente, ma è assolutamente importante prestare attenzione a tutti gli aspetti tecnici che andranno a interagire con gli algoritmi dei motori di ricerca.
Uno dei primi passaggi, qualora venisse fatta una consulenza SEO per un e-commerce già esistente, è l’individuazione degli errori per effettuare subito una correzione. Questo passaggio si chiama Site Audit SEO ecommerce e può essere fatto con strumenti specifici, come Semrush, Screaming Frog e Google Search Console per ricavare le prime informazioni.
Tramite altri tool come Page Speed Tool e GT Metrix è possibile poi analizzare la velocità di caricamento delle pagine, che deve essere quanto più performante.
Un altro elemento cruciale è poi l’ottimizzazione delle immagini, che devono essere leggere e non superiori ai 100kb consigliati: una regola non scritta che vale ancora di più per gli e-commerce, dove le immagini sono abbondanti, perché se non rispettata il rischio è di allungare troppo i tempi di caricamento.
Come abbiamo già accennato, i metadati devono essere ben implementati, unici e legati a keyword pertinenti. È essenziale utilizzare i tag canonical su ogni url del sito, a maggior ragione in presenza contenuti duplicati che non possono essere differenziati o sostituiti.
Infine, non dobbiamo dimenticare l’importanza dei dati strutturati, fondamentali per migliorare la visualizzazione dei rich snippets nella SERP, in quanto forniscono informazioni precise su prodotti come nome, brand e prezzo.
Curare la User Experience oltre alla SEO
La User Experience (UX) non è esattamente una branca della SEO, ma in qualche modo un tema molto correlato e che deve essere curato con estrema cura.
Questo perché uno dei fattori che maggiormente incide sul posizionamento sono il CTR (numero di clic per visualizzazione), il tempo che l’utente spende dentro al sito e tutta una serie di fattori correlati che sono indice di gradimento da parte delle persone e che il motore di ricerca considera rilevanti per la sua analisi.
Una buona esperienza utente oltre che sulla navigazione del sito web influisce sulle macro conversioni ovvero il numero di vendite dell’e-commerce.
In particolare, gli elementi che maggiormente vengono presi sotto esame da Google sono tre:
- Largest Contentful Paint (LCP), ovvero la velocità di caricamento del contenuto principale della pagina;
- Interaction to Next Paint (INP), una misura della reattività della pagina ad ogni tipo di input dell’utente;
- Cumulative Layout Shift (CLS), il quale monitorizza la stabilità visiva della pagina.
È altrettanto importante l’ottimizzazione dei media. Per migliorare l’UX in un ecommerce è utile aggiungere dei video di alta qualità che mostrano i prodotti in azione o diano informazioni sul loro utilizzo.
I video dovranno risiedere su piattaforme di terze parti, come ad esempio Youtube, ciò garantirà una maggior velocità di caricamento alleggerendo il sito.
Tuttavia, il rischio è quello di inserire video lenti nel caricamento e troppo pesanti, andando a inficiare non solo l’aspetto tecnico dell’ottimizzazione del sito ma anche l’esperienza stessa dell’utente.
Sono tutti aspetti che devono essere presi in esame, valutati ed eventualmente corretti, perché la velocità e la stabilità del sito sono ora fattori di ranking essenziali.
Fare link building e acquisire backlink per l’e-Commerce
Una volta ottimizzata e completata l’analisi e il lavoro sulla SEO on-page, il passaggio successivo è quello di occuparsi della SEO off-page, ovvero tutte le attività fondamentali da compiere al di fuori del nostro sito che possono influire sul posizionamento dell’ecommerce.
La link building è una delle principali, essa è utile per migliorare la visibilità e l’autorità del sito. È un processo che si concentra sull’acquisizione di backlink, ovvero collegamenti esterni che rimandano al nostro ecommerce.
I backlink agiscono come “voti di fiducia” da altre pagine web e sono fondamentali per il posizionamento nei risultati di ricerca di Google, perché in qualche modo comunicano a quest’ultimo che il nostro è un sito autorevole e rilevante.
Da questo punto di vista, possiamo differenziare due principali approcci:
- La link building attiva, la quale implica strategie dirette per ottenere link. In altre parole, si tratta di contattare personalmente blogger e siti web per proporre i propri articoli, che includono il collegamento ipertestuale che rimanda al nostro ecommerce.
- La link earning, che si basa invece sulla creazione di contenuti di alto valore all’interno del nostro ecommerce e che naturalmente attraggono link da altre fonti, perché veniamo citati nei lavori degli altri. Per ottenerli, è bene quindi investire in articoli informativi, guide dettagliate o infografiche condivisibili.
Bilanciare entrambe le tecniche è importante per ottenere dei buoni risultati, ma bisogna prestare attenzione a non eseguire il lavoro con superficialità, concentrandosi solo sul numero di link.
Google ha infatti recentemente intensificato il suo controllo sui backlink per evitare pratiche manipolative, come confermato dall’ultimo Spam Update, per questo è sempre meglio averne pochi di buona qualità coerenti con l’anzianità del sito e soprattutto devono risultare naturali agli occhi del motore di ricerca.
Backlink di qualità significa che i siti a cui siamo collegati devono essere a loro volta fonti autorevoli e che i testi all’interno dei quali sono inseriti gli anchor text devono essere anch’essi di alto livello, con informazioni veritiere e di rilevanza per l’utente. Infine, è bene monitorare costantemente i backlink e correggere eventuali link interrotti sul tuo sito.
Cose da evitare nella SEO di un e-commerce
Abbiamo visto tutti gli aspetti della SEO per ecommerce, sia tecnici che in relazione alla user experience, oltre che aver suggerito qualche pratica fondamentale per il miglioramento del proprio posizionamento in SERP, ma arriviamo adesso a un’ultima importante sezione della nostra guida: quali sono gli errori da evitare?
Uno dei principali è proprio quello di non prestare la dovuta attenzione alla ricerca e l’inserimento delle keywords in ogni sezione del sito. È un lavoro complesso e lungo, che spesso viene ignorato proprio per questi motivi, ma così facendo il danno all’ottimizzazione è elevato.
Sempre per quanto riguarda le keywords, ecco alcuni suggerimenti utili:
- Evita di ottimizzare più pagine per la stessa keyword, poiché ciò può portare a conflitti e confusione per i motori di ricerca, la cosiddetta “cannibalizzazione”
- In caso di prodotti simili, arricchisci le pagine con dettagli unici come la marca, il colore o il modello così da evitare contenuti duplicati oppure utilizza sapientemente il tag canonical.
- Evita il keyword stuffing, ovvero l’abuso delle parole chiave all’interno dei testi. Sebbene sia importante includere parole chiave, Google riesce perfettamente a riconoscere dove queste vengono usate in modo eccessivo e forzato e, in questi casi, attua una pesante penalizzazione.
Come già accennato, anche immagini e video devono essere ottimizzati, in particolare in relazione al loro peso e la velocità di caricamento. È fondamentale comprimere i media, utilizzare testo alternativo descrittivo e assicurarsi che tutto sia pertinente e di alta qualità.
L’alberatura del sito deve essere altrettanto curata, per facilitare la navigazione sia all’utente che ai crawler di Google che si occuperanno dell’analisi per l’indicizzazione e il posizionamento.
L’ottimizzazione per i dispositivi mobile è un aspetto che non sempre viene preso in considerazione e anche questo è un grosso errore perché, soprattutto ad oggi, le persone navigano molto più da cellulare e tablet che da computer.
Infine, non cedere alla tentazione di un gran numero di backlink se questi sono di scarsa qualità o se per ottenerli è necessario partecipare a schemi di link building poco etici. I link devono essere, infatti, naturali e arrivare solo da fonti autorevoli e pertinenti il nostro settore.
Piccolo pro tip finale: non sottovalutare mai l’importanza del monitoraggio e analisi. Tieni sotto controllo le metriche chiave come il traffico, le conversioni e le posizioni nelle SERP così potrai adattare continuamente la tua strategia SEO ecommerce e continuare a crescere.
Conoscevi tutti gli aspetti dell’ottimizzazione SEO di un e-commerce?
Avete letto: Seo per ecommerce
Vi invitiamo a cliccare sulla Campanellina Blu in basso a sinistra per ricevere una notifica sulle nuove pubblicazioni.