Piano editoriale blog e come impostarlo

I canali social oggi sono sempre più al centro dell’attenzione e sono molte le figure digitali che si stanno affermando in questo contesto, a cominciare dai blogger. L’impostazione di un blog, vera e propria vetrina virtuale di pensieri e non solo, dovrà mantenere sempre un’impronta umana in modo da creare quel ponte emotivo utile a dialogare con l’utente. Sia che si debba creare da zero un blog o che se ne possieda già uno, l’essenziale è muoversi con criterio per perfezionarlo e – per prima cosa – stabilire un piano editoriale blog, accattivante e ricco di spunti utili a chi legge.

Il piano editoriale rappresenta infatti un vero e proprio vademecum. Si tratta di una guida precisa e dettagliata che va a sintetizzare i singoli step da compiere e gli obiettivi da raggiungere. Cerchiamo allora di capire come impostare un piano editoriale blog, mettendo in ordine le idee in relazione alla sua struttura e alla definizione dei contenuti da diffondere a un pubblico di riferimento ben preciso. 

Bisogna comunque distinguere il concetto di piano editoriale da quello di business plan. Il primo si occupa di sintetizzare i punti chiave del progetto e supporta nella programmazione e pubblicazione dei contenuti in base a un calendario. Il secondo invece va a indagare più approfonditamente quelli che sono obiettivi, mission e linee strategiche per il raggiungimento dei diversi traguardi. Chi vuole utilizzare il blog per fare, per esempio, lead generation andrà a realizzare dei contenuti pensati per un certo target e per invogliarlo a una precisa conversione. 

Strategia dei contenuti tipi di contenuti e categorie article

Per definire un piano editoriale blog esempio dobbiamo innanzitutto fare mente locale sul fatto che al centro occorre mettere la strategia di contenuti. Questo non è un elemento statico, anzi deve essere perfezionata nel tempo sia in merito al tone of voice che in relazione ai contenuti stessi e – soprattutto – al comportamento degli utenti. Pianificare la linea editoriale del blog consentirà anche di definire al meglio il costo dei singoli contenuti. La loro pubblicazione dovrà essere programmata individuando tassative scadenze. 

Ma quali articoli è meglio inserire in un blog? Il riferimento è in primis ai cornerstone content – sono i testi che consentono agli utenti di saperne di più sulla propria attività – e i pillar article, ovvero pilastri di lunghezza importante che aiutano il blog a posizionarsi e contengono molti link interni. Senza dimenticare:

  • le case history, cioè narrazioni di eventi e risultati virtuosi raggiunti
  • le guide che arricchiscono il blog di contenuti tecnici o per neofiti
  • le notizie o le recensioni strettamente connesse al settore di riferimento. 

Piano editoriale per blog: obiettivi S.M.A.R.T.

Il blog può essere effettivamente efficace se risponde a una semplice regola: avere obiettivi S.M.A.R.T.. Cosa vuol dire? Che deve essere:

  • Specific, ovvero puntare a una nicchia di clienti
  • Measurable, ovvero si devono misurare i risultati che separano dagli obiettivi
  • Achievable, ovvero si deve tendere a risultati reali
  • Timebound, ovvero devono esserci scadenze che ne scandiscono il ritmo di crescita nel tempo. 

Ovviamente, si dovranno anche impostare delle categorie, ovvero individuare le aree tematiche da trattare con la specifica attività di blogging. Non bisogna esagerare nel numero, quanto piuttosto puntare sulla qualità e la sintesi. A cosa servono le categorie? Innanzitutto a orientare l’utente che a prima vista sa cosa cercare e dove. Sono utili anche in fase tecnico organizzativa del lavoro, in più permettono a Google di comprendere correttamente la struttura del blog e di indicizzare le categorie stesse

Una perfetta content strategy dovrà essere guidata da alcuni elementi chiave: la definizione del tipo di contenuto del blog, che servirà a rendere chiaro il messaggio agli utenti, e la messa a fuoco del tipo di comunicazione adottare (l’analisi del pubblico target e delle buyer personas potrà essere utile). In più, bisogna pensare a una struttura, in base alla quale organizzare i contenuti e come gli utenti li visualizzeranno. Bisognerà mettere a fuoco pure il flusso di lavoro, in modo da sapere sempre chi gestirà le varie attività connesse al progetto, e definire quelli che sono gli strumenti per raggiungere i traguardi con il blog. 

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