Siamo sempre più abituati ad andare in cerca di info utili in merito a prodotti e servizi tramite il web. Grazie a internet e al suo alto livello di trasparenza e facilità di consultazione, riusciamo a compiere scelte sempre più consapevoli. Ciò è reso possibile dalla grande mole di contenuti che, in merito agli argomenti più disparati, sono messi a disposizione degli utenti sui portali digitali. Tra questi contenuti ce ne sono alcuni la cui presenza è in grado di fornire la spinta necessaria affinché la nostra ricerca possa fare il salto di qualità. Si tratta dei cosiddetti ‘pillar article’, letteralmente ‘articolo pilastro’: una definizione che, già in prima battuta, riesce a dare un’idea della loro importanza e assoluta centralità.
Testi lunghi e temi di attualità, slegati da collegamenti temporali
Questi contenuti sono articoli di approfondimento che spesso, ma non sempre, si presentano sotto forma di tutorial. L’obiettivo dichiarato è riuscire a trasmettere a chi osserva determinati concetti e conoscenze, dunque insegnare qualcosa. La lunghezza spesso extra e il fatto di trattare temi capaci di restare a lungo di attualità rappresentano caratteristiche intrinseche del pillar article. Quest’ultimo infatti non legandosi ad argomenti esposti al trascorrere del tempo può rimanere ‘fresco’ ed essere riletto anche a distanza di mesi oppure anni rispetto alla data di pubblicazione.
I vantaggi di preparare e pubblicare pillar article su blog e siti
Riuscire a programmare la pubblicazione di una serie di articoli pilastro interessanti su un blog o un sito incrementa le possibilità di intercettare nuovi utenti, persone in cerca di informazioni di valore in relazione a un certo argomento. I pillar article sono in grado di generare un flusso continuo di traffico in direzione del portale anche a distanza di tempo dalla loro prima data di diffusione. Inoltre hanno una maggiore probabilità di essere linkati da altri siti o blog per un approfondimento sul tema. Nel momento in cui un utente trova tutto il materiale che sta cercando, si ferma e identifica quel determinato portale come autorevole, dando avvio a un passaparola virtuoso.
L’importanza di customer journey e ‘buyer personas’
In questo contesto sarà utile fare mente locale su un altro concetto strettamente connesso alla vita dei pillar article: quello di customer journey. L’utente in prima battuta manifesta un bisogno (awareness stage) e realizza di avere un nuovo obiettivo. Tale passaggio a sua volta sfocia nell’avvio di un processo decisionale (consideration stage): viene messo a fuoco quello di cui si ha bisogno e si iniziano a sondare le alternative a disposizione. Infine, si arriva al momento dell’acquisto, dopo aver individuato la soluzione migliore (decision stage). Occorrerà anche individuare le buyer personas, cioè il pubblico che si punta a intercettare offrendo il contenuto più congeniale. Questi concetti – customer journey e buyer personas – si ritrovano nell’ambito dell’inbound marketing, alla base del quale c’è infatti la capacità di conquistare nuovi utenti attraverso la diffusione di contenuti ad hoc.
Com’è fatto un pillar article? Il lavoro di ricerca per la sua stesura è approfondito: risulta più lungo di un post blog normale. L’argomento che affronta è di grande attualità, viene offerto un contenuto originale e ricco di spunti che avviano una riflessione. Il pillar article contribuisce anche a un miglior posizionamento nella SERP dei motori di ricerca e a livello di traffico
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Ultimo aggiornamento: 02/10/2020