Farsi trovare sui motori di ricerca è fondamentale: gli utenti che arrivano spontaneamente tramite SERP ad una pagina cercano risposte e se i contenuti individuati rispondono alle loro necessità non se ne andranno, diventando possibili clienti. Proprio per questo in aiuto arriva la SEO audit, una sorta di “fotografia” che mostra la salute del proprio sito web. Si tratta di un punto di partenza necessario per fare in modo che il progetto sia ben strutturato a livello di posizionamento e ottimizzazione.
Se dovessimo definirlo in poche parole potremmo dire che l’audit SEO è l’insieme di pratiche e tattiche per fare un check di eventuali problematiche che possono inficiare il corretto posizionamento sui motori di ricerca ed è una best practice periodica che andrebbe sempre fatta, anche quando i dati statistici sembrano premiarci.
Non importa che si tratti di un blog, di un e-commerce o un sito web aziendale: l’analisi SEO fa parte della strategia e non va mai messa da parte.
Cos’è un audit SEO
L’audit SEO è un’analisi SEO di un sito web eseguita in modo molto approfondita e finalizzata alla valutazione delle performance in termini di ottimizzazione per i motori di ricerca. Il suo obiettivo principale è quello di identificare eventuali falle e quindi aree di miglioramento, quindi poi sviluppare una strategia ad hoc per aumentare la visibilità del sito nella SERP.
Si tratta di un processo importantissimo per qualsiasi progetto digitale: bisogna infatti sapere che un sito web ben ottimizzato ha molte più opportunità di attrarre traffico organico, generare lead e quindi aumentare le conversioni.
Se si desidera che un progetto web o un’ azienda emergano online, l’audit SEO può aiutare. L’analisi approfondita dà modo di esaminare ogni aspetto del sito, partendo dalla struttura tecnica e passando ai contenuti, fino ad uno studio capillare dei backlink così da avere una migliore chiarezza di ciò su cui si può lavorare per un miglioramento.
Tra i problemi principali che va ad affrontare e risolvere ci sono caricamenti lenti di pagine, contenuti duplicati e una struttura del sito poco efficace.
A cosa serve un audit SEO
L’analisi SEO di un sito web è diventata tra le componenti più rilevanti quando si desidera sfruttare al massimo il digital. Potremmo definire l’audit SEO come uno dei tool più potenti nelle mani delle aziende e dei professionisti del marketing per comprendere lo stato di salute del loro sito web e migliorare la loro presenza online. Ma a cosa serve esattamente?
Ecco alcuni degli aspetti più importanti da valutare:
- Valutazione dello stato di salute del portale. Tra gli scopi principali c’è quello di esaminare la salute del sito, quindi valutare tutti gli aspetti tecnici, contenutistici e strutturali del sito per identificare eventuali problematiche che potrebbero ostacolare il posizionamento nei motori di ricerca. Errori tecnici quali link rotti, tempi di caricamento lunghi o scarsa ottimizzazione delle immagini possono essere evidenziati in questa fase, influendo negativamente sul ranking se non si interviene prontamente;
- Ottimizzazione dei contenuti. Il procedimento aiuta ad identificare contenuti duplicati, non ottimizzati, o non allineati con le query di ricerca degli utenti. L’ottimizzazione è fondamentale perché i motori di ricerca, Google in primis, premiano i siti che offrono risposte pertinenti e di alta qualità alle domande degli utenti;
- Miglioramento della struttura del sito. Se l’architettura è chiara e logica facilita la navigazione per gli utenti e allo stesso tempo aiuta i motori di ricerca a comprendere la gerarchia delle informazioni. Un audit SEO analizza la struttura del sito, inclusa l’organizzazione delle URL, la disposizione dei menu di navigazione, e l’uso dei tag di intestazione (H1, H2, H3, ecc.). Se viene strutturato al meglio, gli spider riescono a scansionare e indicizzare efficacemente ogni pagina;
- Analisi offpage. I backlink, ovvero i link che provengono da altri siti web, sono uno dei fattori di ranking più importanti per i motori di ricerca. La tipologia di analisi dà modo di comprendere il punto di partenza e valutare eventuali migliorie;
- Cambiamento degli algoritmi. Mostrarsi al passo con i tempi e pronti ad intervenire nei cambi di tattica in linea con quelle che sono le naturali evoluzioni degli algoritmi di ricerca è alla base del successo. Attraverso la SEO audit e la relativa analisi del sito si analizza se un aggiornamento dell’algoritmo penalizza i siti con contenuti duplicati o con una scarsa ottimizzazione per i dispositivi mobili, aiutando a rilevare il problema e quindi ad intervenire in modo tempestivo;
- Rafforzare la SEO strategy complessiva. Supporta nella valutazione dell’efficacia delle attuali pratiche SEO e a identificare nuove opportunità per migliorare la visibilità del sito nei motori di ricerca. Può rilevare che alcune parole chiave non stanno portando i risultati sperati, suggerendo la necessità di un aggiornamento della strategia di keyword targeting oppure, può evidenziare che alcune pagine, nonostante un buon posizionamento, non stanno convertendo come dovrebbero;
- Focus sulla concorrenza. Un aspetto spesso trascurato ma decisamente importante è fare un monitoraggio dei competitor. Il confronto permette di capire dove si posiziona rispetto alla concorrenza e di identificare le aree in cui può migliorare. Tra gli step della checklist ci sono includere l’analisi delle parole chiave utilizzate dai competitor, la qualità dei loro contenuti, la struttura del loro sito e la forza del loro profilo di backlink.
Non prevedere un investimento per un’analisi SEO di un sito web è un errore che se perpetuato nel tempo può influenzare negativamente le performance e gli investimenti.
Gli errori non possono essere sottovalutati o ignorati, il rischio è una perdita di traffico e di conseguenza di guadagno. Senza un audit SEO regolare, la user experience e la reputazione del sito web sono oggettivamente in pericolo. Mettere a budget questa attività è assolutamente consigliato.
Perché l’analisi del sito web è strategica
Tra le attività strategiche più importanti per il posizionamento e per avere successo c’è un’analisi approfondita. Dobbiamo considerare quanto la concorrenza impatti e sia agguerrita e come gli algoritmi siano sempre in evoluzione, dando un ricambio spesso repentino di quella che è la SERP. Insomma, non importa la posizione conquistata: questa potrebbe non essere eterna.
Proprio per questo motivo suggeriamo di considerare l’analisi del sito web come una vera e propria strategia: dopotutto fornisce una visione chiara e dettagliata su come il sito sta performando rispetto agli obiettivi di business.
Attraverso tool analitici si ha modo di monitorare diverse tipologie di metriche, tra cui il traffico, il tasso di conversione, la durata della sessione, e molto altro. Si tratta di dati essenziali per chi desidera raggiungere i propri obiettivi che solitamente sono di vendita, lead o brand awareness.
Altrettanto importante è la possibilità di identificare e correggere problemi che potrebbero danneggiare l’esperienza dell’utente o il posizionamento nei motori di ricerca. Come abbiamo già accennato, un sito lento o tempi di caricamento elevati portano ad una frequenza di rimbalzo alta ma ci sono poi errori tecnici come link rotti, contenuti duplicati o problemi di sicurezza che vanno altrettanto a compromettere la crescita.
Si tratta di un ottimo modo per studiare il proprio target e il relativo comportamento: da come interagiscono con il sito a quali sono le pagine più viste, fornendo insight preziosi che risultano importanti nella verifica di una tattica completa di digital marketing. Ricordiamo in più della segmentazione del pubblico, ognuno dei quali ha bisogni specifici.
Altrettanto necessario è il monitoraggio della concorrenza grazie all’ausilio di tool specifici con cui non solo si va a creare una fotografia del proprio progetto, ma persino quello dei competitor cercando di comprendere come migliorare e crescere.
Nessuno desidera sprecare budget e quindi misurare il ritorno dell’investimento, solitamente abbreviato nell’acronimo ROI, è altrettanto utile. Ultimo aspetto, ma non meno importante è quello di sapersi adattare alle evoluzioni che ci impone il mercato e la tecnologia stessa.
Il campo digitale è in continuo cambiamento, senza un monitoraggio costante delle performance del sito, sarebbe difficile adattarsi a questi cambiamenti e rimanere rilevanti.
Insomma, come avrete capito non si tratta di una pratica da prendere sottogamba ma di una componente strategica necessaria per fare in modo che l’attività online non porti uno spreco economico e dia frutti ottimizzando al massimo il budget investito.
Un check up completo del sito web
Chiaramente l’analisi deve partire da un check up completo: nulla deve essere lasciato al caso e solo così si ha modo di garantire che tutto funzioni al meglio. Un po’ come se fosse una macchina: bisogna fare una revisione periodica per mantenere le prestazioni elevate, sia in termine di funzionamento sia di sicurezza.
Non si tratta solo di correggere eventuali errori evidenti, ma di esaminare ogni dettaglio che potrebbe influire sull’esperienza utente e sull’efficacia complessiva del sito.
Tutto parte dalle prestazioni: quanto velocemente si caricano le vostre pagine? Un sito lento può allontanare i visitatori prima ancora che abbiano visto i vostri contenuti. Non sottovalutate l’accessibilità, uno degli elementi più analizzati negli ultimi periodi dagli spider dei motori di ricerca e in special modo da Google che si dimostra ancora una volta in prima linea per l’inclusività.
A questo punto si fa un focus sulla sicurezza per proteggersi quantomeno dalle minacce più comuni; dopotutto un sito vulnerabile può mettere a rischio dati e il progetto stesso. Alla base devono esserci certificati SSL aggiornati e ovviamente una gestione delle password ben strutturata.
Non dimenticate di rivedere i contenuti. Sono ancora rilevanti e aggiornati?
Le informazioni che offre il sito web devono essere precise e pertinenti, capaci di rispondere alle esigenze del proprio pubblico. Un testo obsoleto o poco curato può ridurre l’interesse e la fiducia nei confronti del proprio brand.
Per ultimo, ma non meno importante, andrà analizzato il posizionamento: quali parole chiave portano traffico, quali potrebbero essere migliorate e quali sono invece in crescita e andranno arricchite con correlate e una tecnica di link building interna ed esterna.
SEO audit checklist: i controlli base imprescindibili
Ora che ci è chiaro di cosa si tratta e quali sono i benefici che si possono trarre, proviamo a capire step by step quali sono i controlli più importanti da fare:
- Velocità del sito. Un sito lento può portare a un aumento della frequenza di rimbalzo e una riduzione del tempo di permanenza, entrambi elementi negativi per la SEO;
- Mobile usability. Con l’introduzione del mobile-first indexing di Google, è essenziale che il tuo sito sia completamente ottimizzato per i dispositivi mobili. Verificate che il sito sia responsive e che non vi siano problemi di usabilità su dispositivi mobili, come testo troppo piccolo o elementi interattivi troppo vicini.
- Stato del server e uptime. Anche brevi periodi di inattività possono influenzare negativamente il ranking;
- Sicurezza del portale. Controllate l’assenza di contenuti misti, ovvero di elementi caricati tramite HTTP su pagine HTTPS, poiché questo può compromettere la sicurezza percepita del sito e soprattutto fate in modo che venga utilizzato un certificato SSL valido;
- Contenuti duplicati. Se presenti, possono confondere i motori di ricerca che porteranno una riduzione della visibilità, bisogna utilizzare tool appositi per verificare e intervenire;
- Contenuti di qualità e ben strutturati. In primis è necessario che ciò che viene pubblicato sia utile, completo e ricco di informazioni non solo testuali ma anche grafiche. Poi non va trascurata la parte strutturale con titoli, meta description e altri fattori utili per il posizionamento SEO;
- Architettura del sito. Tutto dovrà avere una logica ben organizzata così da aiutare gli spider a comprendere al meglio la gerarchia delle pagine e favorire la loro stessa mobilità tra le categorie proprio come quella degli utenti;
- Link interni. Sono fondamentali per distribuire l’autorità delle pagine e guidare gli utenti attraverso il sito. Periodicamente va controllato che non ci siano collegamenti rotti o che portino a pagine non più esistenti, intervenendo con redirect dove necessario;
- File robots txt. Si deve volgere lo sguardo verso i file robots.txt configurandolo correttamente per evitare che avvengano blocchi di scansione del sito e la stessa attenzione va diretta alla presenza della sitemap da inviare a Google Search Console;
- Sitemap XML. Il file elenca le pagine di un sito web, aiutando i motori di ricerca a scoprire e indicizzare i contenuti in modo più efficiente. Bisogna lavorarci attentamente poiché fornisce informazioni importanti quali l’URL, la data dell’ultima modifica e la priorità di scansione delle pagine;
- SEO on-page. Lavorare da questo punto di vista richiede di intervenire sull’ottimizzazione delle parole chiave e delle immagini, sulle intestazioni presenti nella pagina e sullo schema markup;
- SEO off-page. Dai profili backlink alle citazioni del brand fino all’impatto dei social, tutto può influire notevolmente sul posizionamento;
- Monitoraggio. Risulta necessaria un’analisi periodica per tenere sotto controllo l’andamento a partire da Analytics e search console fino a definire dei KPI per verificare le percentuali di conversioni.
Cosa fare dopo un SEO Audit
Dopo aver condotto una SEO audit precisa e approfondita, bisogna tradurre ciò che si è scoperto in una tattica precisa e concreta con azioni mirate per andare ad intervenire così da migliorare la visibilità del sito web sui motori di ricerca, acquisendo, quindi, più traffico organico.
Non possiamo considerare un Audit SEO come un punto d’arrivo, quanto più un punto di partenza per l’ottimizzazione e la crescita. Le azioni che seguiranno devono essere mirate a risolvere i problemi identificati, sfruttare le opportunità scoperte e mantenere un approccio strategico che permetta al sito di crescere nel tempo.
Tutto parte dalle correzioni: spesso vengono evidenziati problemi tecnici, che possono avere un impatto significativo sulle performance del sito, come errori di crawling, problemi di indicizzazione, velocità di caricamento delle pagine o errori nei file robots.txt e sitemap.xml. Bisogna quindi pensare ad intervenire per risolverli.
Dopo aver effettuato un piano chiaro per la risoluzione dei problemi tecnici, va affrontato lo stesso lato contenuti, facendo in modo che ogni pagina venga ottimizzata con le parole chiave giuste, evitando di fare keyword stuffing e soprattutto rendendo i testi agili da navigare soprattutto da mobile.
Va presa in mano la situazione lato link building, uno dei valori più importanti per i motori di ricerca che decidono di dare autorevolezza ad una pagina. Se attraverso l’analisi è stata evidenziata una carenza, bisogna intervenire cercando di elaborare una strategia ad hoc in questa direzione.
Dopo aver messo in pratica modifiche derivanti dall’analisi, sarà fondamentale monitorare i risultati e quindi produrre delle analisi di dati approfondite. Va compreso come il posizionamento risulti un processo continuo, e che le modifiche apportate devono essere costantemente valutate per capire se stanno portando i risultati desiderati.
Come è chiaro, leggendo il nostro approfondimento, un’analisi audit SEO è un punto di partenza per una strategia di posizionamento, ma richiede impegno, costanza e monitoraggio per poter portare i suoi frutti. Si parte cercando di analizzare approfonditamente il portale, in tutte le sue componenti, poi si elabora una strategia per risolvere eventuali criticità o sfruttare al meglio i punti di forza.
La chiave del successo è adottare un approccio olistico e a lungo termine, considerando ogni aspetto della SEO come parte di un sistema integrato, piuttosto che come attività isolate.
Risultano evidenti quanti step e attenzioni vadano poste in questa delicata fase che risulta al tempo stesso estremamente competitiva: ecco perché evitare il fai da te e rivolgersi ad un’agency specializzata è un’ottima mossa.Noi di LinkJuice siamo a disposizione per un supporto tecnico. Abbiamo una squadra fortemente verticalizzata e specializzata per aiutare i business ad ottenere il massimo dal proprio sito, analizzando quali interventi e strategie di posizionamento SEO e digital marketing risultano più adatte.
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