Come fare Link Building: concetti, tecniche e consigli

Come fare link building e cosa vuol dire link juice

Per capire come fare link building dobbiamo partire da un esame del concetto metaforico di ‘link juice’. Con questa terminologia ci si riferisce al ‘succo’, cioè al valore che una pagina ha acquisito grazie a tutti i backlink, ovvero i link in ingresso, ottenuti.

Facciamo ora un passo indietro nel processo di creazione dello stesso link juice. Quando una nuova pagina viene pubblicata su un sito web inizia un percorso: i motori di ricerca la valutano e i lettori la linkano dai propri blog o siti web. La pagina entra così in un circolo virtuoso. Ogni backlink ricevuto aumenta il suo potenziale e, di conseguenza, i motori di ricerca la considerano più credibile e di valore.

Ma non tutti i link in ingresso danno alla pagina lo stesso valore, perché ciò dipende a sua volta dal valore delle pagine che hanno linkato il nostro sito. Man mano che una pagina cresce, acquisisce sempre più link juice e autorevolezza. Inoltre, la relazione tra siti genera continuamente un flusso di questo ‘succo’, che è alla base della crescita della credibilità dei siti stessi. 

Il valore di link juice non è facilmente misurabile, perché per valutare un link devono essere presi in considerazione vari fattori, ad esempio il modo in cui è stata linkata la pagina e da quale sito.

I link non sono tutti uguali: tipologie e consigli

Le tipologie di link esistenti sul web sono molteplici e dipendono in sostanza dalla relazione che intercorre tra i siti che li ospitano. Ognuna di queste ha delle caratteristiche proprie e in questo approfondimento osserveremo le più conosciute. Esistono link testuali, link da immagini e branded link ma anche link sitewide (questi ultimi si trovano nelle parti di layout che si ripetono).

Per posizionare i siti web sui motori di ricerca si utilizza la tipologia di link detto ‘diretto’, che trasferisce quantità utili di pagerank e di link juice, mentre si parla di link ‘reciproci’ quando avviene uno scambio equo di link tra due siti. Tuttavia, questa tecnica è considerata scorretta da Google. Con un link ‘nofollow’ si consiglia una pagina senza trasferirle link juice e pagerank, al contrario di un ‘dofollow’. 

Google considera non artificiali e di utilità i link nofollow perché ‘puliti’, così come considera i link ‘con redirect’ onesti, perché costituiscono l’unico modo leale di vendere link. Questo tipo di link, infatti, non altera il ranking nelle SERP, cioè nelle pagine dei risultati del motore di ricerca. Infine, i link all’interno del testo di un articolo trasferiscono, assieme a link juice e pagerank, anche il contesto. Google può quindi accertarsi sul tipo di contenuto del sito e può associarlo a quello di chi riceve il backlink.

Tecniche principali per una strategia di link building

Dopo aver spiegato i concetti basilari che riguardano la link building, tradotto letteralmente ‘costruzione di collegamenti’, cerchiamo di capire quali tecniche siano di maggior successo per ottenere link in ingresso validi da siti esterni.

Un primo metodo possibile consiste nello scrivere contenuti di un certo livello e lasciare che sia il popolo del web eventualmente a citare in modo spontaneo il nostro sito. C’è comunque da dire che quello di link building naturale e organica è un processo piuttosto complesso e lento da portare a compimento. L’attività di  copywriting è di importanza cruciale nell’ambito della strutturazione di una corretta strategia di diffusione contenuti

Si tratta di pensare, creare e spalmare in un piano editoriale ritmato info che si pongono come finalità ultima quella di una conversione. Altra tecnica utilizzata è quella delle infografiche messe a disposizione del web per ricevere menzioni, o quella alternativa delle guest graphic, dove le infografiche vengono pubblicate direttamente su un altro sito.

Anche inserire il sito in directory locali può essere una buona strategia SEO, mentre il metodo dei guest post consiste nello scrivere un contenuto per un sito e consente di guadagnare un backlink. Non solo: quest’ultima tecnica aumenta il prestigio e aiuta a incrementare pubblico e traffico verso il sito.

Cosa vuol dire EAT e perché dovresti saperlo

Con l’acronimo EAT si fa normalmente riferimento a tre linee guida essenziali alle quali Google ricorre per valutare la qualità di una ricerca: Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness (ovvero competenza, autorevolezza e affidabilità). Quando un sito non presenta tali elementi caratterizzanti allora tende ad essere ‘letto’ come qualitativamente inferiore da parte dei motori di ricerca. Viceversa, chi risponde a simili requisiti viene premiato. All’aumentare della popolarità di un sito corrisponderà un maggior peso dei suoi link: la maggiore esperienza consente infatti di guadagnare fiducia e autorità nei confronti dei motori di ricerca. E’ bene quindi puntare a ottenere link da quei portali che mostrino i tre requisiti EAT.

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Ultimo aggiornamento: 05/02/2021

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