Indicizzare sito su Google: come funziona e perché è importante

Come indicizzare il tuo sito su Google per migliorare la visibilità online. Segui questi passaggi pratici per farti trovare nei motori di ricerca.

Indicizzare il sito su Google è un processo rilevante per garantire che possa essere trovato dagli utenti online. Il concetto sembra banale, ma non tutti i siti sono visibili all’interno dei motori di ricerca e, tanto meno, posizionati tra i primi posti. Quando un sito è indicizzato su Google, questo lo aggiunge al proprio database e lo mostra agli utenti in base alla loro query: un vero vantaggio, soprattutto se il brand è poco conosciuto. In caso contrario, non ci sarà alcuna visibilità, anche se vengono offerti contenuti di alta qualità.   

Vediamo insieme quali sono i fattori per indicizzarsi su Google e farsi trovare dagli  utenti, contrastando i competitor.

Come indicizzare un sito web su Google 

Quando si parla di indicizzare il sito su Google significa fare in modo che il motore di ricerca lo analizzi, lo confermi e lo aggiunga al suo database. Il processo, come anticipato, consente ai siti di essere trovati nei risultati di ricerca, visti dagli utenti che hanno effettuato la ricerca e presi in considerazione. 

Per raggiungere l’obiettivo è importante seguire le indicazioni di seguito elencate. 

Utilizzare Google Search Console

Google Search Console è lo strumento messo a disposizione dal colosso americano per gestire l’indicizzazione. Come si approfondirà di seguito, è fondamentale verificare la proprietà del sito attraverso alcuni metodi

Assicurasi che il sito sia accessibile

Indicizzare un sito con Google significa renderlo facilmente accessibile ai crawler (il software che analizza i contenuti). Al fine che tutto avvenga in maniera corretta è essenziale appurare che non ci siano pagine riportanti l’errore 404, che non ci siano restrizioni non necessarie e che gli indirizzi siano chiari, con URL puliti e conformi. 

Ottimizzare i contenuti del sito

Anche se spesso non viene preso in considerazione, i contenuti presenti dovrebbero essere di qualità per migliorare l’indicizzazione. Questo significa che ogni pagina dovrebbe avere un titolo unico e una meta description accattivante, riassumendo il contenuto in maniera chiara e coinvolgente. 

Non solo, le parole chiave dovrebbero essere integrate lungo il testo, nei titoli e nei sottotitoli senza esagerare per non penalizzare il sito. L’indicizzazione di Google è premiata dai contenuti originali, non duplicati e pertinenti per il target di riferimento. 

Costruire backlink di qualità

I link da altri siti rappresentano una risorsa importante per i motori di ricerca, soprattutto se sono autorevoli. Un metodo per aumentare la credibilità agli occhi di Google. 

Una volta svolti tutti i passi, si può verificare se Google abbia indicizzato effettivamente il sito, oppure no. 

Quanto tempo ci vuole per indicizzare un sito su Google 

Oltre il 65% delle ricerche online delle persone inizia da un motore di ricerca, e, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di Google. Questo dato non è solo una statistica interessante, ma una chiave di lettura fondamentale per chiunque gestisca un sito web o un progetto digitale. 

Non basta infatti essere presenti su Google: la vera sfida è ottenere visibilità, cioè posizionarsi tra i primi risultati della SERP (Search Engine Results Page). È proprio qui che si concentra la maggior parte del traffico e dove si creano opportunità di conversione.

Come indicizzare un sito su Google e quanto tempo ci mette il motore di ricerca a farlo? È una domanda che non può avere una risposta universale, poiché dipende da molteplici fattori. 

In generale, il tempo di indicizzazione può variare da alcune ore a diverse settimane. L’intervallo potrebbe dipendere da alcuni elementi, che incideranno positivamente se ci si avvale degli accorgimenti che indichiamo di seguito:

  • meglio prediligere dei contenuti originali, considerando che il motore di ricerca privilegia quelli di valore e ricchi di informazioni utili;
  • l’organizzazione del sito dovrà avere url chiari e una struttura ben definita;
  • l’autorità del dominio, se già riconosciuto da Google come affidabile, si rivela determinante, diminuendo di conseguenza il tempo di indicizzazione;
  • la presenza e l’uso corretto di link da altri siti web viene a sua volta riconosciuta da Big G.;
  • gli aggiornamenti frequenti con nuovi contenuti pubblicati sono una misura vista come favorevole. 

Pertanto, se dopo alcune settimane il sito non è ancora indicizzato, potrebbe essere utile rivedere alcuni aspetti tecnici o rivolgersi ad un esperto per individuare eventuali problemi nascosti. 

Indicizzazione di Google: come funziona?

Per Google l’indicizzazione è qualcosa di serio e complesso, rivelandosi un aspetto fondamentale per coloro che hanno un progetto in corso. Come già argomentato, nel momento in cui un motore di ricerca come Google indicizza “il sito”, analizza l’intero contenuto e lo inserisce nel suo database. Questo lo rende reperibile tra i risultati della ricerca attinente da parte di un utente. Un processo tecnico che ha un impatto differente a seconda del proprio progetto in essere. Proviamo a fare qualche esempio di seguito. 

Per un blog personale, indicizzare significa catturare l’attenzione di lettori interessati agli argomenti che vengono trattati. Tra gli obiettivi principali, la qualità dei contenuti è determinanti. Uno degli errori più comuni è non utilizzare delle keywords pertinenti e trascurare la coerenza del tema scelto, tanto che gli utenti potrebbero confondersi. 

Nel caso di un sito aziendale è necessaria l’indicizzazione per generare dei contatti e aumentare l’autorevolezza del brand. In questo caso specifico è determinante lavorare sulla SEO tecnica e sull’ottimizzazione delle immagini. Per fare in modo che Google non penalizzi il sito, non ci dovranno essere contenuti duplicati o di poco valore. 

Una sfida complessa è quella che riguarda gli e-commerce, perché ogni prodotto dovrebbe essere visibile agli utenti. Questo significa che le pagine dovranno essere uniche, con descrizioni dettagliate e parole chiave ben scelte. Se Google indicizza delle URL non pertinenti, con immagini inadeguate e descrizioni inesistenti si potrebbe ottenere il mancato posizionamento del sito (e la non visibilità dello stesso). 

Gli esempi di cui sopra sono importanti, per comprendere che non si tratta solo di un tecnicismo richiesto dai motori di ricerca. Ogni passaggio è un valore aggiunto per il progetto in essere e per la sua visibilità salda nel tempo

 

Come far apparire un sito web su Google 

Indicizzare un sito su Google significa renderlo visibile, che è uno degli obiettivi principali per coloro che ne gestiscono uno online. Non è sufficiente creare un sito ben progettato e ricco di contenuti, ma adottare strategie specifiche per ottenere una presenza costante all’interno dei motori di ricerca. Per farlo ci sono dei passaggi da seguire, come quelli descritti di seguito. 

Segnalare il sito a Google

La richiesta di indicizzazione a Google si svolge comunicando l’esistenza del sito utilizzando, come già accennato sopra, Google Search Console, uno strumento gratuito e facile da usare. Una volta effettuato l’accesso si procede cliccando su “Aggiungi una proprietà” per poi scegliere se verificare il sito tramite dominio o URL. Il primo metodo richiede più tempo, mentre il secondo è maggiormente semplice e intuitivo. In ogni caso richiedere a Google di indicizzare una pagina è determinante per apparire correttamente, oltre che per essere trovati dagli utenti. 

Inviare la Sitemap a Google

Quando la proprietà è stata verificata, si procede con l’invio della Sitemap. Stiamo parlando di un file, di solito in

formato XML, che descrive l’intera struttura del sito aiutando Google a capire come sia stato organizzato. I crawler vengono guidati attraverso i contenuti per comprendere se siano, o meno, di qualità e originali. 

Controllare lo stato di indicizzazione

Una volta effettuati questi passaggi è importante monitorare lo stato di indicizzazione del sito su Google Search Console. All’interno della sezione “Copertura” si potranno ottenere le informazioni utili sulle pagine indicizzate, gli errori eventuali e alcuni suggerimenti per migliorare la visibilità del sito. 

Come rendere più visibile un sito

Rendere un sito più visibile significa aumentarne la competitività, aggiungendo altresì alcune strategie da mettere in pratica. Per Google indicizzare un sito significa anche posizionarlo ai primi posti della ricerca online, ed è fondamentale per superare i competitor oltre che essere “la prima scelta” degli utenti che effettuano una determinata ricerca. 

La visibilità si ottiene lavorando sui contenuti, come già argomentato, per fare in modo che siano strutturati adeguatamente e rilevanti. Al contrario, questi non potranno scalare la SERP e rispondere alle domande degli utenti. 

Un altro aspetto da considerare è avere un sito lento o non ottimizzato per i dispositivi mobili: secondo Google, infatti, più del 50% delle ricerche online avviene dallo smartphone. Per questo motivo è determinante che un sito sia responsive garantendo una navigazione fluida su ogni dispositivo. 

Il tempo di caricamento delle pagine dovrebbe essere rapido, con ottimizzazione delle immagini e un design semplice. Queste azioni migliorano l’esperienza dell’utente e aumentano la possibilità di posizionarsi in alto nei risultati di ricerca. 

A tutto questo si aggiunge la sicurezza del sito, che è un requisito tecnico oltre che un obbligo morale. Google penalizza i siti che non utilizzano protocolli sicuri come l’HTTPS, indicandoli come “non sicuri” nei browser. Gli utenti che si trovano dinanzi a questo ostacolo non visitano il sito, compromettendone la credibilità e la visibilità nel tempo. 

Tra i consigli da prendere in considerazione, avvalersi dell’aiuto di un tecnico del settore, insieme a un esperto SEO, potrebbe fare la differenza. Come si è potuto evidenziare, indicizzare il sito su Google è essenziale per poter concretizzare un progetto, rendendolo unico. 

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